Pubblicazioni

Frammenti di Europa. Terza serie

A cura di Maria Micaela Coppola, Francesca Di Blasio, Carla Gubert

Sestante edizioni, 2011
ISBN 978-88-6642-014-9

Perché si traduce in Italia e in Europa nel Novecento? La risposta, come recita il titolo del volume, non può essere che frammentaria, una serie di messe a fuoco parziali che nel confronto e nell’accostamento tra loro cominciano a delineare una mappa generale, un quadro culturale fatto necessariamente di luci e ombre, se consideriamo la difficoltà di affrontare uno studio che interseca scienza della traduzione con una ricerca condotta su epistolari, vecchi articoli, ricostruzioni di vicende personali spesso affidate all’intuizione e così via, senza dimenticare il fattore della casualità, che non manca mai nella realizzazione di una buona mediazione culturale. Prendere in considerazione il perché si traduce, il progetto culturale che ne sta alla base, o anche spesso l’assenza dello stesso, è non solo il nodo focale del presente volume, ma anche una delle pietre angolari di molta storia letteraria del Novecento. Lo scambio osmotico tra letterature condiziona indiscutibilmente la ricerca e gli elementi di novità di qualsiasi paese e non è mai un’azione neutrale. Lo spazio delle riviste letterarie si rivela fondamentale per cogliere tali variazioni in quanto specchio, fedele proprio in quanto più di altri in fieri, del fermento intellettuale di una epoca.

Indice

Premessa 

Massimo Castoldi, Il «fratello sventurato» e il romito felice. Giovanni Pascoli e la cultura russa contemporanea tra Gor'kij e Tolstoj

Carla Gubert, Il bambino e il pirata. I Mari del Sud secondo Emilio Cecchi

Giovanna Cordibella, La vocazione europeista del «Convegno» tra cesura e antifascismo. Nota su Enzo Ferrieri e Thomas Mass. Con un'appendice di lettere di Thomas Mann a Enzo Ferrieri (a cura di G. Cordibella)

Walter Nardon, Svevo in Francia, Crémieux in Italia. Le prime avventure di Zeno oltrefrontiera

Maria Micaela Coppola, «Donnescamente leggiadre». Le scrittrici di lingua inglese nell'«Almanacco della donna italiana» (1920-1943)

Francesca Di Blasio, «Una variopinta e bizzarra calligrafia?»: la ricezione del romanzo modernista inglese nelle riviste letterarie daglia nni Venti agli anni Quaranta

Nunziata Saccà, «L'Approdo letterario» (1958-1977) e i suoi poeti: traduzioni, riscritture e «trans-poesia»

Indice dei nomi

 

La scoperta della poesia

A cura di Carla Gubert e Massimo Rizzante

Metauro, 2008
ISBN 978-88-6156-036-9 

 

Il volume raccoglie i saggi di alcuni dei poeti italiani più originali delle ultime generazioni. La maggior parte dei contributi è stata redatta in occasione di un ciclo di seminari che si è tenuto a Rovereto e a Trento nel corso del 2006 e del 2007, a cui si sono aggiunte alcune voci essenziali che non avendo potuto partecipare agli incontri hanno voluto essere presenti con le loro riflessioni. Il ciclo sulla poesia è fratello gemello del ciclo sul romanzo che ebbe luogo a Rovereto tra il 2004 e il 2005 e al quale parteciparono alcuni tra i più importanti scrittori e critici letterari italiani, tra i quali Cesare Segre, Sebastiano Vassalli, Michele Mari, Eraldo Affinati. Nel 2005 le Edizioni Metauro pubblicarono, con il titolo La scoperta del romanzo, un volume a cura di M. Rizzante, W. Nardon e S. Zangrando, frutto di quella intensa stagione di studi. L'obiettivo principale del presente ciclo sulla poesia è stato quello di riportare i contenuti poetici - come dire le opere invece che le griglie - al centro dell'attenzione, introducendo gli insegnanti, gli studenti e i lettori all'interno dell'atelier degli autori. Per questa ragione si è pensato di invitare i poeti stessi, ovvero gli artigiani e artefici dei testi, a proporre letture e analisi in grado di riflettere il loro percorso e a offrire alcuni ritratti del loro personale museo immaginario.

Indice

BALDUS (1990-1996). Rivista di letteratura
Selezione antologica e raccolta integrale

A cura di Lello Voce e Massimo Rizzante

No Reply, 2007
ISBN 88-89155-15-9

La rivista «Baldus» ha iniziato le sue pubblicazioni nel settembre del 1990, per iniziativa di una redazione formata da Mariano Bàino, Biagio Cepollaro e Lello Voce , creando vasta eco di dibattiti e polemiche spesso aspri, ma che hanno influenzato in modo visibile le vicende letterarie degli anni ’90 in Italia. Le pubblicazioni sono terminate nel dicembre 1996 dopo 10 numeri. Art Director della rivista sono stati Gianni Sassi e - dopo la morte dell’indimenticabile manager culturale milanese - Andrea Pedrazzini. Pedrazzini ha inoltre personalmente illustrato la rivista a partire dal n. 3-4, anno IV, con una splendida serie di disegni che costituisce una delle attrazioni principali di questa riedizione. Della redazione di «Baldus», oltre ai fondatori, hanno poi fatto parte (in ordine di apparizione): Massimo Castoldi, Francesco Forlani, Antonio Paghi, Gian Paolo Renello, Massimo Rizzante, Gian Mario Villalta, Andrea Inglese.

Il cofanetto comprende, oltre a un libretto cartaceo che ospita la prefazione di Massimo Rizzante, Sull'avventura dei baldusianie un saggio di Adriano Padua dedicato a Baldus, la ricezione, un CD Rom in cui trovano posto un percorso antologico scelto dai curatori, la raccolta completa in formato .doc/rtf di tutti i numeri della rivista e la loro riproduzione anastatica in immagini PDF.

L'opera di digitalizzazione è stata compiuta grazie al Progetto CIRCE. La realizzazione informatica è di Francesca Rocchetti.
L'edizione è stata realizzata con il contributo di Absolute poetry - Cantieri internazionali di poesia - Monfalcone 2007.

Il cofanetto (20 p. + cd-rom - € 20.00) può essere ordinato mandando direttamente una e-mail a: maledizioni [at] sparajurij.com e a sparajurij [at] katamail.com.

Nuovi frammenti di Europa. Riscritture, traduzioni, riviste del Novecento 

A cura di Carla Gubert

Metauro, 2005
ISBN 88-87543-98-4

Il movimento di pensiero europeo, la sua identità letteraria fatta di continue oscillazioni, è un concetto che non risiede nei ristretti confini geografici così come li intendiamo, ma si allarga ad includere quelle sacche di realtà vive e pulsanti sparse per il mondo, che da sempre dialogano intensamente con una tradizione che concerne loro di diritto, vuoi per l'appartenenza ad una memoria storica e religiosa collettiva, vuoi per quei legami imprescindibili che si creano attraverso la condivisione di una lingua. Per questa ragione la raccolta di saggi inclusi in questo volume, seguito ideale di Frammenti di Europa. Riviste e traduttori del Novecento (Metauro, 2003), si apre necessariamente all'incontro con quegli scrittori americani e sudamericani formatisi nel ventre della cultura europea, i quali hanno instaurato con essa, anche attraverso riscritture e traduzioni, un proficuo scambio dialogico. Seguono due sezioni che integrano con nuovi approfondimenti critici le indagini sulla traduzione e mediazione culturale pubblicate nel primo volume e incentrate rispettivamente sulla traduzione d'autore, soprattutto nella difficile arte della trasposizione poetica, e sulla funzione delle riviste letterarie italiane come imprescindibile alveo entro cui sono fluiti instancabilmente nei decenni novecenteschi autori e opere stranieri.

Il presente volume, come quello del 2003, trae origine da un progetto di ricerca sulle Traduzioni italiane dalle letterature europee nelle riviste culturali e negli almanacchi letterari del Novecento condotto dal Laboratorio di Ricerche Informatiche sui Periodici Culturali Europei dell'Università di Trento, parte integrante di una più ampia indagine coordinata da Giuseppe Savoca che ha riunito diversi centri universitari intorno al tema Pratiche ed ermeneutica della traduzione nella letteratura italiana moderna e contemporanea: poeti, traduttori, riviste

Indice

Carla Gubert, Premessa

 
Dialoghi a distanza
Domenico Scarpa, «De cuyo nombre no quiero acordarme»
Silvia Bertolotti, Borgese e la cultura tedesca dalla Nuova Germania al Wanderlied
Walter Nardon, Il villaggio vicino. Una diaspora europea
Stefano Zangrando, Jacques il fatalista e il suo padrone da Diderot a Kundera
 
Da poeta a poeta
Massimo Fabrizi, Riscontri blakiani nell'Ungaretti del Sentimento del tempo
Sara Lorenzetti, Parole di Antonia Pozzi: due traduzioni a confronto
Vito Punzi, L'azzurro della terra. Michele Ranchetti traduttore di Paul Celan
 
L'Europa delle riviste
Paola Gaddo, Montale e gli scrittori in Francia
Francesca Rocchetti, Dentro e fuori Napoli: il caso di «Sud»
 
Indice dei nomi

 

Frammenti di Europa. Riviste e traduttori del Novecento

A cura di Carla Gubert

Metauro, 2003
ISBN 88-87543-41-0

Con un progetto di ricerca cofinanaziato dal Murst sulle Letterature europee in Italia nel Novecento: poeti, critici, traduttori e riviste, al quale il Laboratorio di ricerche informatiche sui periodici culturali europei ha partecipato con un contributo sulle Traduzioni italiane dalle letterature europee nelle riviste culturali del Novecento: banche dati e studi, è stato possibile approfondire una riflessione sul ruolo dei periodici come indispensabili mediatori per lo sviluppo culturale di ogni paese in direzione della conoscenza di autori stranieri, non di rado presentati e tradotti con largo anticipo rispetto alla loro pubblicazione in volume. 

I saggi qui raccolti coprono un periodo che va dalla stagione futurista sino alla più recente traduzione di Svevo, consentendo di tracciare una mappa culturale dei mediatori novecenteschi che certo non si pretende esaustiva ma che contribuisce indubbiamente a colmare un terreno di ricerca ancora lacunoso.

Indice

Carla Gubert, Premessa

Massimo Rizzante, Echi futuristi in «Orpheu»

Maria Micaela Coppola, Virginia Woolf nelle riviste italiane della prima metà del '900

Roberto Ludovico, Tra Europa e romanzo: «Solaria» e il fantasma di James Joyce

Paola Gaddo, Uno sguardo totale sul mondo: «Letteratura» di Bonsanti (1937-1947)

Carla Gubert, Le belle infedeli: omaggio a Frénaud de «L'Europa letteraria»

Mauro Martini, Un "russo piemontese": Leone Ginzburg slavista

Massimo Fabrizi, «M'avviene di svegliarmi/ e di congiungermi/ e di possedere»: Ungaretti traduttore di Blake

Carla Carotenuto, Teoria e prassi della traduzione letteraria. Analisi testuale di Senilità tradotto da Carmen Martín Gaite

 

Un mondo di cartone. Nascita e poetica della prosa d'arte nel Novecento

di Carla Gubert

Metauro, 2003
ISBN 88-87543-38-0

La prosa d'arte, fenomeno letterario circoscritto al periodo di circa un ventennio successivo alla prima guerra mondiale e alla nascita della «Ronda», resta tuttora qualcosa di vago sotto il profilo epistemico, i cui confini con altri cosiddetti "generi minori" come l'elzeviro, il capitolo, il frammento o la prosa poetica, spesso sfuggono anche agli addetti ai lavori. Il saggio individua e definisce le coordinate di genere che contraddistinguono la prosa d'arte dalle diverse forme di espressione letteraria; al tempo stesso traccia una minuziosa storia culturale che va dalla sua nascita in ambito vociano fino alla diffusione negli ambienti letterari francesi. 

Indice

Prefazione di Corrado Donati

I. Per una poetica della prosa d'arte

1. La prosa d'arte esiste
2. Questioni di genere
3. Questioni di poetica
4. Prosa o poesia?
5. La tentazione lirica della forma
6. Forma breve e brevitas
7. Genere narrativo o genere descrittivo?
8. Un unico tema: «Il gioco delle emozioni»

9. Prosa d'arte e saggio, ovvero l'elzeviro

II. La nascita della prosa d'arte

1. Verso la forma della prosa d'arte: il superamento del frammento vociano
2. Da «La Raccolta» a «La Ronda»: marzo 1918-aprile 1919

III. La fortuna della prosa d'arte in Francia

1. Classicismo de «La Ronda» e dintorni
2. Il "classicismo moderno" francese e l'egemonia della «NFR»
3. Profilo di ricezione della prosa d'arte in Francia nel primo dopoguerra (1919-1938)