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Il contratto editoriale: avvertenze
Il contratto editoriale
L'Università degli studi di Trento, in quanto ateneo firmatario della dichiarazione di Messina e avendo emanato una policy in materia di Open Access, sollecita gli autori a prestare molta attenzione
alla loro proprietà intellettuale, soprattutto in fase di stipula di un contratto editoriale. Prima di pubblicare è indispensabile:
- contattare il Dipartimento di afferenza e verificare se sia già stato predisposto un modello di contratto editoriale;
- se non è disponibile alcun modello, rivolgersi all’UfficioArchiviEditoria [at] unitn.it (Ufficio Pubblicazioni scientifiche - Open Access, Anagrafe Ricerca, Editoria);
- verificare con la Casa editrice prescelta se preveda l’autoarchiviazione oppure consultare Sherpa-Romeo.
Attenzione!
Per poter pubblicare, non è necessario cedere o licenziare tutti i diritti patrimoniali alla casa editrice, alla quale serve soltanto il diritto di prima pubblicazione sebbene la maggior parte
dei contratti editoriali (Copyright Transfer Agreements) preveda la cessione completa dei diritti. Quindi, al momento della firma del contratto, l’autore deve avere cura
di leggerlo in tutte le sue parti. È bene che l’autore si accordi con l’editore specificatamente per quanto riguarda:
- la riproduzione e la divulgazione della propria opera per fini didattici e/o di ricerca
- la pubblicazione della propria opera su siti personali e/o istituzionali e il suo deposito in archivi istituzionali ad accesso aperto
- la produzione di opere derivate a scopo didattico.
In aggiunta, l’autore può proporre alla casa editrice un “addendum” al contratto editoriale standard o modificato che gli consenta di ritenere alcuni diritti patrimoniali.
Gli addenda ai contratti editoriali
Per salvaguardare alcuni dei propri diritti patrimoniali l’autore può avvalersi, in fase si stipula di contratto con l’editore scelto per la pubblicazione della propria opera, degli addenda editoriali.
Tecnicamente l’addendum è un contratto addizionale che ha come scopo la modifica del contratto di edizione riservando all’autore i diritti che gli consentono di riutilizzare la propria opera, ad esempio a fini didattici o per il deposito della stessa
in un archivio istituzionale/disciplinare ad accesso aperto.
Sparc e Science Commons hanno predisposto un “Addendum al contratto editoriale”;
la versione in italiano è disponibile come downlaod nel box a destra. Sparc inoltre mette a disposizione degli autori delle linee guida su
come utilizzare l’addendum.