Concertino

Direttore: Giancarlo BuzziScarica la copertina in formato .pdf
Anno primo: 1992
Mese primo: giugno
Anno ultimo: 1996
Mese ultimo: aprile
Periodicità: bimestrale, poi trimestrale
N. fascicoli: 16

 

Scheda a cura di Giuseppe Varone
Indici a cura di Valentina Lorenzi
Immagini a cura di Paolo Manzana 

«Concertino» è un ‘Bimestrale di varia cultura’ fondato a Milano da Giancarlo Buzzi nel 1992 e diretto dallo stesso fino al 1996, in collaborazione con Rossana Bossaglia, Raffaele Crovi, Virginia Finzi Ghisi, Folco Portinari, Quirino Principe e Mario Spinella.
 
Come si legge nell’editoriale del primo numero, pubblicato il 1° giugno 1992 – che funge anche da “numero 0” in quanto «di verifica e di messa a punto dello strumento» –, il periodico ha tra i suoi obiettivi la «rivisitazione e la risistemazione di valori del passato e del presente», senza trascurare l’attualità ma evitando gli aneddoti e le minute informazioni.
 
Nei complessivi sedici numeri ogni argomento è trattato da uno o più collaboratori, da varie angolature e con divergenze anche profonde, in sintonia con il significato stesso del titolo, Concertino, termine che «designava nel Settecento il gruppo di solisti che si alternava al concerto grosso, ovvero alla massa orchestrale».
 
Tra i collaboratori del periodico esistono affinità intellettuali e di gusto, ma anche dissensi, dato che non costituiscono un gruppo ideologicamente connotato, portatore di messaggi definiti. I loro interventi coprono una vasta gamma di interessi, dalla letteratura all’arte, allo spettacolo, alle scienze umane e dello spirito, con un occhio sempre rivolto al costume, agli avvenimenti culturali e alle istituzioni attuali: tra le pagine di questa rivista, la cui singolare realizzazione grafica è ad opera dell’olandese Bob Noorda, campeggiano gli interventi di Pietro Gibellini, Enrica Salvaneschi, Luciano Anselmi, Giuseppe Bonura, Gina Lagorio, Mario Lunetta, Lorenzo Greco, Giuliano Manacorda, Giacinto Spagnoletti, Ol’ga Vladimivskaja, Gilberto Finzi, Carla Riccardi, Giovanni Palmieri, Giuseppe Lupo, Gio Ferri, Sandro Bajini, Piero Sanavio, oltre che dello stesso Buzzi, tra molti altri; interventi su Dante, Porta, Tasso, D’Annunzio, Svevo, Alvaro, Fenoglio, Carlo Levi, Penna, Sbarbaro, Rebora, Fenoglio, Rea, Pasolini, Bertolucci, Tabucchi, e ancora, su Proust, Balzac, Zola, Baudelaire, Lawrence, Shelley, Dostoevskij, Céline, Woolf, Burroughs, Grass e Lamarque, per citarne alcuni nel solo ambito letterario.

Inediti, e non solo, di poesia contemporanea (di Mario Luzi, Alfonso Gatto, James Laughlin, Arturo Schwartz, Quirino Principe, Franco Loi, Raffaele Crovi, Else Lasker-Schüller, Guido Oldani, Paolo Valesio, Rinaldo Caddeo, Carmen Gregoretti, Tom Raworth, Giovanni Raboni, Marco Buzzi Maresca, Marta Fabiani, Enrica Salvaneschi, Elmys Garcìa  Rodriguez, ecc.), racconti o romanzi brevi, inediti e non (di Anna Petter, Millo Griffi, Wofgang Borchert, Marosia Castaldi, ecc.), epigrammi (come quelli di Perich), traduzioni (il Lenore di Gottfried August Bürger tradotto da Quirino Principe, o Christine Lavant tradotta da Federica Venier), recensioni (Il santo peccatore di Raffaele Crovi, La tempesta di Emilio Tadini, Il raggio verde – e altre posie inedite di Lucio Piccolo, L’asta delle ceneri di Emilio Isgrò, ecc.), giudizi su mostre e ritratti di artisti (Ottone Rosai, Alberto Burri, Venturino Venturi, Lorenzo Viani, Filippo de Pisis, la Biennale di Venezia), discussioni critiche (come quella tra Giancarlo Buzzi, Gillo Dorfles, Dario Fertillo e Gilberto Finzi su Le notizie del diavolo di Dario Fertillo), interviste (a Maria Corti, Paolo Poli, Antonio Tabucchi, Roberto Benigni), dibattiti (sull’arte, in occasione della Biennale di Venezia, tra Rossana Bossaglia, Fausta Squatriti, Federico Zeri, Cesare Segre, Emanuele Severino, Ugo Nespolo, Tullio Pericoli, Alberto Sughi, Marco Viggi, Nicola Vitale, Emilio Isgrò, Carla Mazzarello, Bruno Munari e Pietro Prini; sui risvolti editoriali, con Buzzi, Raffaele Crovi e Giovanni Mariotti; sulla miliziacritica, tra Rossana Bossaglia, Gilberto Finzi, Marcello Carlino, Daniela Marcheschi e Daniele Pieroni; sul giallo italiano, ecc.).

Tra gli interventi più significativi: Una vicenda amicale: lettere di Vittorio Sereni, corrispondenza epistolare tra Giancarlo Buzzi e Vittorio Sereni; L’amico innominato di Zeno di Giovanni Palmieri; Dura attività dello spirito, Lettere di Pierre Reverdy e di Gaston Bachelard ad Arturo Schwartz; Post-moderno o post-antico?, conversazione con Mario Botta di Rossana Bossaglia; Gli animosi scapestrati di Giuseppe Lupo, saggio dall’inedita prospettiva sulla cultura milanese degli anni Trenta; L’onda terza dell’avanguardia di Massimiliano Manganelli, documento conclusivo del convegno “Ipotesi Terza Ondata”, Bologna 14-16 gennaio 1994; Fra terra della memoria e Campi Elisi. De Libero, Gatto, Quasimodo [...] di Gilbero Finzi; Nel terzo dopoguerra di Giuseppe Bartolomei; Dentro e oltre la letteratura di Francesco Muzzioli, su modernismo, avanguardia e sperimentalismo; Lettere da Lesa. Ad Alberto Cappi, a Luciano Erba, ad Andrea Zanzotto, poi A Giancarlo Buzzi e a Giorgio Bocca di Gio Ferri, per una saggistica epistolare; Ringhiera semantica di Enrica Salvaneschi.

Nonostante il coinvolgimento degli autori di punta appena sopra citati, i quattro anni di vita della rivista, dal ‘94 divenuta trimestrale, rappresentano nel loro insieme un’esperienza diversa e staccata dai più comuni circuiti culturali, e danno voce a istanze proprie della tradizione e degli anni Novanta del Novecento, ancora oggi di grande interesse e attualità.