Ricerca

Il gruppo SCDE presso il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell'Università di Trento è costituito da ricercatori interessati ai correlati comportamentali e neurali di computazione spaziale, navigazione, memoria e comunicazione. Studiamo tali dominii cognitivi attraverso diverse aree di ricerca correlate tra loro:

Sviluppo: Conduciamo ricerche con i bambini di età compresa tra gli 1 e i 12 anni, monitorando lo sviluppo delle loro capacità spaziali al fine di capire come noi esseri umani possediamo concetti spaziali astratti, come la geometria euclidea. Inoltre, siamo interessati a studiare lo sviluppo di capacità mnestiche, quali la memoria per oggetti, volti e scene, la memoria episodica, così come lo sviluppo delle abilità comunicative. Progettando studi in forma di brevi e semplici giochi a misura di bambino (come nascondino, compiti di riconoscimento), siamo in grado di ottenere informazioni su come la memoria e la comunicazione si sviluppano anche in bambini molto piccoli. (Se volete saperne di più sui nostri studi e/o volete far partecipare il/la vostro/a bambino/a al progresso delle scienze cognitive, potete registrarvi qui!)

Compromissione cognitiva: Siamo interessati a studiare lo specifico profilo cognitivo di persone con Sindrome di Williams, confrontate con persone che presentano altri disturbi dello sviluppo come i disturbi dello Spettro Autistico. Comprendere i profili comportamentali specifici ci consentirà  di fare ipotesi sul funzionamento cerebrale associato ai pattern comportamentali osservati. 

Correlati neurali del comportamento: Dal momento che decenni di ricerche hanno dimostrato che molte rappresentazioni spaziali sono specializzate nel loro processamento neurale, è possibile indagare quali aree del cervello sono associate a ciascun tipo di attività spaziale. Ad esempio, siamo interessati a districare i correlati neurali di auto-motion tracking (integrazione del percorso) e la mappatura ambientale.

Studi Comparativi e Neuroscienze: Poiché l'area principale del cervello coinvolta nella cognizione spaziale, chiamata Formazione Ippocampale, è filogeneticamente antica e conservata da specie lontanamente imparentate fra loro, studiamo modelli animali per cercare di rispondere a domande riguardanti le basi genetiche, neurali e dello sviluppo delle abilità spaziali. Stiamo attualmente conducendo esperimenti sui pulcini domestici, pesce Danio rerio, e vari modelli di roditori, compresi i modelli murini della sindrome di Williams.