Open data - Dati aperti

Un dato si definisce aperto se "chiunque è in grado di utilizzarlo, ri-utilizzarlo e ridistribuirlo, soggetto, al massimo, alla richiesta di attribuzione e condivisione allo stesso modo" (Open Knowledge Foundation).

Il modello tradizionale di gestione dei dati prevede che i ricercatori gestiscano e tengano per sé i propri dati prima di renderli pubblici alla fine del progetto di ricerca in una pubblicazione scientifica. La scienza aperta e sempre più enti finanziatori, richiedono che i dati grezzi ed elaborati vengano pubblicati per una maggiore verificabilità del lavoro e per fare in modo che possano venire ri-utilizzati da altri ricercatori. Lo spirito di collaborazione scientifica aperta richiederebbe altresì che la pubblicazione dei dati avvenga ancora nelle prime fasi del progetto attraverso specifici archivi per i pre-print.

Dati aperti

il livello di apertura viene stabilito adottando una licenza per la quale si può decidere come possono essere ri-utilizzati ovvero in qualunque modo si voglia, compresa la trasformazione, la combinazione e la condivisione con altri, anche per scopi commerciali.

Dati condivisi

simile ai dati aperti, i dati condivisi possono essere resi ampiamente accessibili ma possono avere alcune condizioni come il riutilizzo non commerciale o il riutilizzo con attribuzione. È importante notare che non tutti i dati condivisi devono essere disponibili a chiunque. A volte i dati condivisi sono resi disponibili solo a gruppi specifici.

Dati chiusi  

sono dati altamente sensibili (dati personali sensibili o dati commercialmente sensibili) che non possono essere condivisi se non in archivi sicuri in cui solo gli utenti autorizzati hanno accesso. Anche dei dati chiusi, tuttavia, è opportuno condividere almeno una descrizione dei metadati dei dati della ricerca.